Dalla musica pop ai kirtan

La nostra “dieta” non è composta solo da ciò che mangiamo, ma anche da tutto ciò a cui ci esponiamo: dalla musica, ai film, alle persone, alle emozioni e così via. Vi racconto cos’è cambiato per me quando ho sostituito la musica pop con i kirtan.

Sono sempre stata un’amante della musica pop perchè mi è sempre piaciuta la musica che potevo cantare a squarcia gola in discoteca, ad una festa o (confesso) anche sotto la doccia. Perciò non è una sorpresa che io mi sia innamorata dei kirtan: canti devozionali che ripetono un mantra facile da ricordare e da ripetere. Continuo a cantare a squarcia gola: non in discoteca o ad una festa, ma in macchina o mentre preparo la colazione sì, e decisamente ancora anche in doccia. Ma cosa è cambiato? Partiamo col spiegare bene che cosa sono i kirtan: i kirtan fanno parte di un’antica forma di Yoga conosciuta come Bhakti Yoga, o lo Yoga della Devozione. Bhakti è la nostra relazione con l’universo che è talmente grande che coinvolge tutti i colori dello spettro delle emozioni. In Bhakti Yoga conduciamo con il nostro cuore. Cantiamo, balliamo, suoniamo, scriviamo poesie, cuciniamo, dipingiamo, facciamo l’amore - tutto come parte integrante del nostro dialogo con il Divino. I kirtan, ovvero la pratica di cantare i nomi o i mantra delle divinità è forse la pratica più importante ed utilizzata nel Bhakti Yoga. Anche se la pratica è molto semplice, il processo interiore che viene stimolato è vasto e misterioso. Esternamente stiamo semplicemente cantando delle canzoni ripetitive con semplici melodie e qualche parola in Sanscrito. Cerchiamo però di mettere da parte la nostra mente analitica e di cantare dal cuore, col cuore. Cerchiamo di incanalare qualsiasi emozione stiamo provando, dentro la canzone. Poi succede qualcosa: delle ferite che non sapevamo di avere cominciano a guarire, emozioni sepolte cominciano a ri-emergere, i muri che abbiamo costruito per proteggerci cominciano a sgretolarsi. Più cantiamo e più ci immergiamo in un fiume di preghiera che scorre dai tempi della nascita del primo essere umano. E in qualche modo, senza troppa fatica, ci spostiamo in uno stato meditativo che crea uno spazio sicuro per la nostra mente e le nostre emozioni. Per migliaia di anni le persone hanno utilizzato il suono e la vibrazione, inclusa la musica, per rilassarsi e accedere a degli stati di coscienza profondi. Il suono e la musica hanno il potere di cambiare il nostro stato d’animo, e forse anche la nostra salute. Per me è stato esattamente così. Cantare con uno “scopo” (in questo caso a delle divinità che hanno delle caratteristiche ben precise), non solo porta una consapevolezza ad un gesto al quale altrimenti daremmo poca attenzione (perchè ci viene in automatico), ma porta anche davvero ad un’apertura del cuore e delle nostre emozioni. Per me i kirtan aprono le porte del cuore e ci aprono ad una compassione verso il prossimo e verso tutto ciò che ci circonda in un modo abbastanza rapido rispetto ad altre pratiche. Credo che questo sia uno degli aspetti più importanti nella ricerca della felicità. In un libro lessi una frase del guru Maharajji che, in risposta alla domanda di un suo devoto “come possiamo trovare la felicità”, lui rispose “amate tutti”. Questa frase mi ha fatto riflettere perchè sembra semplice, ma non lo è per niente. E amare tutti non significa essere accondiscendenti a tutto e a tutti; amare tutti è qualcosa di più profondo; è empatia e compassione per tutto ciò che vive. E’ comprensione, è consapevolezza. Ecco, i kirtan mi hanno portato questo. La pratica è così gioiosa e va così in profondità che non è possibile non amare. E da questo amore arrivano grandi benefici anche per la salute: sono certa che i kirtan abbiano contribuito alla guarigione dei dolori da endometriosi perchè se ci esponiamo a pratiche amorevoli e morbide, di conseguenza i nostri tessuti saranno più morbidi e meno tesi e quindi questo significa meno stress, meno tensioni, meno infiammazioni. Le antiche tradizioni dicono che noi siamo il suono; che siamo una frequenza; e quindi vi lascio una playlist dei miei kirtan preferiti, con l’augurio che possiate cominciare anche voi questa pratica e che vi possa incuriosire capire e scoprire a quali divinità si rivolgono i vari mantra e cosa porta ogni divinità - e scoprirete che i mantra che più vi attirano sono quelli di cui avete più bisogno in quel momento particolare della vostra vita.

Ascolta la mia playlist qui

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